Lori e la Barchetta di Carta nel Fiume delle Sorprese
📅 Pubblicata il 28/07/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini navigano su un fiume magico per salvare Bollino, un animaletto bloccato su un'isola, affrontando correnti strane e vortici.
Lori stava giocando in giardino con i suoi amici. Aveva appena finito di piegare un foglio bianco per fare una barchetta di carta.
"Guarda che bella!" disse Lori, mostrando la barchetta agli altri.
"Wow!" esclamò Ale, saltellando intorno al tavolo.
Viola prese in mano la barchetta. "È bellissima! Posso provarla?"
"Certo!" rispose Lori.
Eletta, seduta tranquilla sull'erba, sorrideva guardando i suoi amici.
CIUFFFF CIUFFFF!
Un suono familiare riempì il giardino. Alfredo il trenino magico apparve tra i cespugli, con il suo fumo bianco che faceva piccole nuvolette.
"Ciao bambini, son tornato qua,
dove l'acqua scorre e va!
Portate quella barca leggera,
per una nuova avventura vera!"
"Evviva!" gridarono tutti insieme.
Lori prese la sua barchetta di carta e salì per primo sul trenino. Ale saltò su con un balzo. Viola salì decisa, mentre Eletta si arrampicò piano piano.
Il trenino partì veloce. CIUF-CIUF-CIUF! Le ruote giravano sempre più forte. Il paesaggio intorno cambiava. Gli alberi diventavano sempre più alti, l'erba sempre più verde.
Poi, all'improvviso, sentirono un rumore nuovo: SCIABORDIO, SPLASH!
Il trenino si fermò vicino a un fiume bellissimo. L'acqua era azzurra e brillava sotto il sole. Ma non era un fiume normale. L'acqua scorreva in modo strano: a volte andava veloce, a volte rallentava, a volte faceva piccoli mulinelli.
"Che fiume strano!" disse Viola.
"È il Fiume delle Sorprese!" spiegò una vocina.
I bambini si girarono. Davanti a loro c'era una creatura mai vista prima. Aveva quattro occhi verdi che brillavano, sei braccia sottili come rami e due code arricciate. Il suo corpo era viola con macchie gialle.
"Mi chiamo Spirulì!" disse la creatura. "E ho bisogno del vostro aiuto!"
"Cosa succede?" chiese Lori, stringendo la sua barchetta.
"Il mio amico Bollino è bloccato su un'isola in mezzo al fiume. Non sa nuotare e io non posso raggiungerlo!"
I bambini guardarono il fiume. In mezzo all'acqua c'era una piccola isola. Su un sasso sedeva un animaletto rotondo e blu, con grandi occhi tristi.
"Aiuto!" gridava Bollino. "Ho paura!"
"Dobbiamo salvarlo!" disse Ale.
Ma come fare? Il fiume era troppo largo per saltare. E l'acqua si muoveva in modo strano.
"Ho un'idea!" esclamò Lori. "La mia barchetta!"
Mise la barchetta di carta nell'acqua. Ma appena toccò il fiume, successe qualcosa di magico. La barchetta cominciò a crescere. PLOP! Diventò grande abbastanza per un bambino.
"Wow!" dissero tutti.
"Ma c'è un problema," disse Spirulì. "Il Fiume delle Sorprese cambia sempre. A volte l'acqua va all'indietro, a volte crea onde alte. Dovete stare attenti!"
Lori guardò i suoi amici. "Chi viene con me?"
"Io!" disse subito Ale.
"Anch'io!" aggiunse Viola.
"E io resto qui per incoraggiarvi!" disse Eletta, sedendosi su una roccia.
Lori salì sulla barchetta. Era un po' traballante. Ale saltò dentro facendo dondolare tutto. DONDOLO-DONDOLO!
"Piano, Ale!" rise Lori.
Viola salì con attenzione. La barchetta ora galleggiava sul fiume, pronta per partire.
"Attenti!" gridò Spirulì. "Ecco la prima sorpresa!"
L'acqua davanti a loro cominciò a girare in tondo. Un piccolo vortice! La barchetta iniziò a girare. GIRA-GIRA-GIRA!
"Ahhhh!" gridarono i bambini.
"Remate!" urlò Eletta dalla riva. "Usate le mani!"
Lori mise le mani in acqua e cominciò a spingere. Ale e Viola fecero lo stesso. SPLASH-SPLASH-SPLASH!
Piano piano uscirono dal vortice. Ma subito dopo, il fiume cambiò di nuovo. Ora l'acqua andava all'indietro!
"Stiamo tornando indietro!" gridò Viola.
La barchetta scivolava verso la riva da cui erano partiti.
"No no no!" disse Lori. "Dobbiamo pensare!"
Ale ebbe un'idea. "Guardate!" Indicò dei grandi fiori che crescevano lungo il fiume. Avevano petali larghi come ombrelli.
"Possiamo usarli come vele!" disse Viola.
Lori allungò la mano e strappò un petalo. Lo tenne alto sopra la barchetta. Il vento lo gonfiò come una vela. SWOOSH!
La barchetta riprese ad andare avanti, anche contro la corrente che andava all'indietro.
"Funziona!" gridò Ale saltellando. Ma saltellare in barca non era una buona idea. La barchetta ondeggiò pericolosamente.
"Fermo, Ale!" disse Lori. "Siediti!"
Ale si sedette subito. Erano a metà strada quando il fiume fece un'altra sorpresa. L'acqua si alzò formando piccole onde. SU e GIÙ, SU e GIÙ andava la barchetta.
"Ho il mal di mare!" disse Viola, tenendosi la pancia.
"Siamo quasi arrivati!" la incoraggiò Lori. "Guarda, Bollino ci sta aspettando!"
Infatti, il piccolo animaletto blu saltellava sulla sua isola. "Venite! Venite!"
Ma proprio quando stavano per arrivare, successe la cosa più strana. Dal fiume saltarono fuori tanti pesciolini colorati. Non erano pesci cattivi, ma giocherelloni. Saltavano intorno alla barchetta facendo PLUF-PLUF-PLUF!
"Che carini!" disse Ale.
Ma i pesciolini, saltando, schizzavano acqua dappertutto. La barchetta di carta si stava bagnando troppo!
"Oh no!" gridò Lori. "La carta si sta sciogliendo!"
Era vero. La barchetta cominciava a piegarsi e afflosciarsi.
"Presto!" urlò Viola. "Dobbiamo arrivare all'isola!"
Remarono con le mani più forte che potevano. SPLASH-SPLASH-SPLASH! L'acqua schizzava ovunque. La barchetta si piegava sempre di più.
"Ce la facciamo!" gridò Lori.
Con un ultimo sforzo, raggiunsero l'isola. Saltarono sulla terra ferma proprio mentre la barchetta si trasformava in poltiglia.
"Siete arrivati!" pianse di gioia Bollino. Era così felice che rimbalzava come una palla. BOING-BOING-BOING!
"Ma ora come torniamo indietro?" chiese Ale, guardando il fiume.
Bollino sorrise. "Ho un segreto! Guardate!"
Si mise a fischiare una melodia dolce. FIUUU-FIUUU-FIU!
Dal fiume emerse qualcosa di incredibile. Era una grande foglia, larga come un tappeto, che galleggiava sull'acqua.
"È la Foglia Volante!" spiegò Bollino. "Appare solo quando qualcuno viene a salvarmi con coraggio!"
I quattro bambini salirono sulla foglia. Era morbida e sicura, non come la barchetta di carta.
"Grazie amici!" disse Bollino. "Ora vi riporto a riva!"
La foglia si mosse dolcemente sull'acqua. Questa volta il fiume non fece scherzi. Sembrava contento che avessero salvato Bollino.
Arrivati a riva, trovarono Eletta che li aspettava con Spirulì.
"Bravissimi!" disse Spirulì, agitando tutte e sei le braccia. "Avete salvato il mio amico!"
"È stato divertente!" disse Ale. "Anche se un po' spaventoso!"
"La mia barchetta si è sciolta," disse Lori un po' triste.
"Ma hai salvato un amico!" gli ricordò Viola. "È più importante!"
Bollino si avvicinò a Lori. "Tieni!" Gli diede un piccolo seme blu. "Piantalo nel tuo giardino. Crescerà una pianta che fa fiori a forma di barchetta!"
"Davvero?" Lori era felicissimo.
CIUFFFF CIUFFFF!
Alfredo il trenino magico era tornato.
"L'avventura è finita ora,
con coraggio in ogni ora!
Avete imparato insieme uniti,
che gli amici van sempre aiutati!"
I bambini salutarono Spirulì e Bollino, che agitavano le mani (e Spirulì ne aveva tante!).
Salirono sul trenino stanchi ma felici. Durante il viaggio di ritorno, Eletta si addormentò appoggiata a Viola. Ale raccontava di come aveva avuto paura nel vortice. Lori stringeva il suo seme blu.
Quando arrivarono al giardino, il sole stava tramontando. Le mamme li stavano aspettando.
"Com'è andata?" chiese Cristina, la mamma di Lori.
"Abbiamo salvato un amico!" raccontò Lori. "E la mia barchetta è diventata grande!"
"E c'erano i pesci salterini!" aggiunse Ale.
"E un fiume che andava all'indietro!" disse Viola.
Eletta, ancora assonnata, sorrise. "È stato bello."
Quella sera, prima di dormire, Lori piantò il seme blu in un vasetto. Non vedeva l'ora di vedere crescere i fiori a forma di barchetta.
**La morale della storia:**
Quando aiutiamo qualcuno in difficoltà, anche se perdiamo qualcosa di nostro (come la barchetta di Lori), guadagniamo molto di più: nuovi amici e bei ricordi. Il coraggio di aiutare gli altri viene sempre ricompensato. E insieme ai nostri amici possiamo superare anche le difficoltà che sembrano impossibili, come navigare in un fiume che va all'indietro! L'importante è non arrendersi e aiutarsi a vicenda.