Eletta e le Bolle Giganti nel Castello
📅 Pubblicata il 07/08/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini vanno in un castello fatto di bolle, aiutano Bollino a riparare la fontana magica e salvano il castello dal vento gelido.
Eletta era nel giardino con i suoi amici. Aveva in mano una bottiglia di sapone e soffiava bolle che volavano nel cielo.
"Guarda che grandi!" disse Ale, saltando per toccarle. POP! Una bolla scoppiò sul suo naso.
Viola soffiava forte. "Io faccio bolle più grosse!" Le sue bolle erano davvero grandi e brillavano al sole.
Lori correva dietro alle bolle ridendo. "Le prendo tutte!" Ma le bolle scappavano sempre via.
CIUFFFF CIUFFFF!
"Ciao bambini, son tornato! Con bolle e sapone ho giocato!" disse Alfredo il trenino magico, apparendo tra gli alberi. "Dove bolle giganti danzano leggere, vi porto in un posto da non credere!"
"Evviva!" gridarono tutti. Salirono sul trenino tenendosi forte.
Il trenino partì veloce. CIUFFFF! Il vento soffiava nei capelli. Eletta guardava fuori dal finestrino. Il cielo diventava sempre più rosa e viola. Nuvole a forma di bolle fluttuavano intorno a loro.
"Ohhh!" esclamò Eletta. Davanti a loro apparve un castello fatto tutto di bolle! Le torri erano bolle enormi che brillavano. I muri erano bolle colorate. Anche il ponte era fatto di bolle che tremavano un po'.
Il trenino si fermò. "Nel castello delle bolle siete arrivati, attenti però ai passi sbagliati!"
I bambini scesero piano. Il pavimento di bolle era morbido sotto i piedi. BOING BOING! Ad ogni passo rimbalzavano un pochino.
"Che bello!" disse Eletta. Toccò delicatamente una parete. Era liscia e fresca.
All'improvviso sentirono un rumore strano. GLUUUB GLUUUB!
Dal castello uscì una creatura mai vista. Aveva quattro occhi grandi e tondi, tutti di colore azzurro come il cielo. Il suo corpo era rotondo e trasparente come una bolla. Aveva sei braccia sottili che si muovevano dolcemente. Due code lunghe e sottili ondeggiavano dietro di lui.
"Chi siete?" chiese la creatura con voce che sembrava acqua che scorre.
"Io sono Eletta" disse la bambina, facendo un passo avanti. "E questi sono i miei amici."
"Io mi chiamo Bollino" disse la creatura. "Sono il guardiano del castello. Ma ho un problema terribile!"
I bambini si avvicinarono curiosi.
"Le bolle del castello stanno diventando sempre più piccole!" spiegò Bollino agitando tutte e sei le braccia. "Se continuano così, il castello sparirà!"
Proprio in quel momento, POP! Una bolla del muro scoppiò. I bambini fecero un salto indietro.
"Dobbiamo aiutarlo!" disse Viola con decisione.
"Ma come?" chiese Lori, guardando preoccupato le bolle che si rimpicciolivano.
Bollino li portò dentro il castello. Le stanze erano bellissime, tutte fatte di bolle colorate. Ma alcune bolle stavano già diventando piccine piccine.
"Venite!" disse Bollino. Li condusse in una sala grande. Al centro c'era una fontana. Ma invece di acqua, dalla fontana usciva solo un filo sottile di liquido per bolle.
"La Fontana Magica sta finendo!" pianse Bollino. I suoi quattro occhi si riempirono di lacrime.
Eletta si avvicinò alla fontana. Guardò dentro. Sul fondo vide qualcosa che brillava.
"Guardate!" disse indicando. "C'è qualcosa che blocca il buco!"
Era vero! Un tappo di foglie e rametti bloccava l'uscita del liquido magico.
"Dobbiamo toglierlo!" disse Ale. "Ma è troppo in fondo!"
I bambini si guardarono. Come potevano arrivare fino in fondo?
"Ho un'idea!" disse Eletta. Anche se era la più tranquilla, quando serviva sapeva cosa fare. "Facciamo una catena!"
Lori si sdraiò per terra e mise le braccia nella fontana. Viola lo tenne per le gambe. Ale tenne Viola. Ed Eletta tenne Ale.
"Uno, due, tre!" contarono insieme.
Lori allungò le braccia. "Quasi... quasi..." Le sue dita toccarono il tappo. "Ce l'ho!"
Tirò forte. SPLASH! Il tappo venne via e il liquido magico cominciò a zampillare alto alto!
"Evviva!" gridò Bollino. Le sue sei braccia applaudivano felici.
La fontana spruzzava liquido dappertutto. Le bolle del castello cominciarono a crescere di nuovo. Diventavano grandi e forti come prima.
Ma all'improvviso... RUMBLE RUMBLE!
Il pavimento tremò. Una crepa apparve sul muro di bolle.
"Oh no!" gridò Bollino. "Il castello sta tremando!"
Le bolle oscillavano pericolosamente. I bambini si tennero stretti.
"Cosa succede?" chiese Viola spaventata.
"È il Vento Gelido!" spiegò Bollino. "Viene sempre quando la fontana riprende a funzionare. Vuole distruggere le nostre bolle!"
WHOOOOSH! Un vento freddissimo entrò dalla crepa. Le bolle cominciarono a scoppiare. POP POP POP!
"Presto!" urlò Eletta. "Dobbiamo chiudere la crepa!"
Ma come? Il vento era troppo forte. I bambini venivano spinti indietro.
Eletta vide il liquido della fontana. Ebbe un'altra idea.
"Bollino!" chiamò. "Puoi fare bolle con le tue sei braccia?"
"Certo!" disse Bollino.
"Allora fai bolle grandissime! Più che puoi!"
Bollino immerse tutte e sei le braccia nel liquido magico. Soffiò forte. Bolle enormi uscirono dalle sue braccia. Una, due, dieci, venti bolle giganti!
"Ora spingiamole verso la crepa!" gridò Eletta.
Tutti insieme spinsero le bolle. Il vento cercava di rimandarle indietro, ma i bambini spingevano forte.
Le bolle arrivarono alla crepa e... SPLAT! Si attaccarono al muro, chiudendo il buco!
Il vento gelido non poteva più entrare. Il castello smise di tremare.
"Ce l'abbiamo fatta!" gridarono i bambini abbracciandosi.
Bollino era così felice che saltava su e giù. Le sue due code svolazzavano allegre.
"Siete stati bravissimi!" disse. "Avete salvato il mio castello!"
Per ringraziarli, Bollino fece per ogni bambino una bolla speciale. Una bolla che non scoppiava mai.
"Portatele a casa" disse. "Vi ricorderanno sempre di questa avventura!"
Eletta prese la sua bolla. Era leggera come l'aria e brillava di mille colori.
CIUFFFF CIUFFFF!
"È ora di tornare, piccoli eroi del soffiare!" disse Alfredo il trenino magico. "Le bolle salvate con grande cuore, tornerete a casa pieni d'amore!"
I bambini salutarono Bollino, che agitava tutte e sei le braccia.
Salirono sul trenino con le loro bolle magiche. Il viaggio di ritorno fu veloce. Quando arrivarono nel giardino, il sole stava tramontando.
"Che avventura!" disse Ale.
"Abbiamo salvato un castello!" aggiunse Viola.
"Tutto grazie alle idee di Eletta!" disse Lori.
Eletta sorrise. Era stanca ma felice. Guardò la sua bolla magica che brillava nella luce del tramonto.
Proprio in quel momento arrivarono i genitori.
"Eletta!" chiamò la mamma Elisa. "Che bella bolla! Dove l'hai trovata?"
Andrea la prese in braccio. "Sei stanca piccola?"
Eletta annuì e appoggiò la testa sulla spalla del babbo. In mano teneva stretta la sua bolla magica.
"Abbiamo aiutato Bollino" mormorò assonnata.
I genitori sorrisero. Pensavano fosse un gioco di fantasia.
Ma i quattro amici sapevano la verità. Avevano davvero salvato un castello di bolle!
La morale di questa storia è che anche i bambini più tranquilli possono avere grandi idee. Eletta, pur essendo quieta e calma, ha saputo trovare le soluzioni giuste nei momenti difficili. Non serve essere i più forti o i più veloci. A volte basta osservare bene e pensare con calma per risolvere i problemi. E quando si lavora tutti insieme, anche le cose che sembrano impossibili diventano possibili!