Eletta e la Mongolfiera delle Nuvole Rosa
📅 Pubblicata il 03/08/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini vanno su una mongolfiera di nuvole rosa, affrontano un vento cattivo e trovano campanelle magiche per calmarlo.
Eletta era seduta sull'erba morbida insieme ai suoi amici. Ale saltava come una rana, Viola raccoglieva margherite e Lori correva in cerchio ridendo.
"Guardate che bella nuvola!" disse Eletta indicando il cielo. "Sembra una pecorella!"
"No, è un drago!" gridò Ale saltando ancora più alto.
CIUFFFF CIUFFFF!
Il trenino magico Alfredo apparve sbuffando fumo colorato.
"Ciao bambini, son qui per voi,
dove il cielo è casa di eroi!
Su salite, non abbiate paura,
vi porto in una dolce avventura!"
I quattro amici salirono veloci. Il trenino iniziò a salire verso l'alto. Su, su, sempre più su! Le case diventavano piccoline come formiche.
"Ohhh!" esclamò Eletta vedendo le nuvole vicinissime.
Il trenino attraversò una nuvola bianca e soffice. Quando uscirono dall'altra parte, i bambini rimasero a bocca aperta. Davanti a loro c'era una mongolfiera gigante fatta di nuvole rosa!
"Benvenuti!" disse una vocina. Era una bambina con i capelli bianchi come la neve e un vestito fatto di nebbia azzurra. "Mi chiamo Nuvola. Questa è la mia mongolfiera speciale!"
La mongolfiera aveva un cesto grande fatto di rametti di cristallo intrecciati. Dentro c'erano cuscini morbidissimi fatti di nuvole.
"Salite!" disse Nuvola. "Vi porto a vedere il mio regno!"
I bambini scesero dal trenino che fece CIUFF CIUFF e sparì tra le nuvole.
Eletta fu la prima a salire nel cesto. Era così comodo! Si sedette su un cuscino nuvoloso.
"Wow!" disse Viola toccando i rametti di cristallo. "Brillano!"
La mongolfiera iniziò a muoversi dolcemente. Fluttuava tra nuvole di tutti i colori: rosa, viola, arancioni, verdi!
"Le nuvole colorate sono case!" spiegò Nuvola. "Guardate!"
Da una nuvola gialla uscì una creatura buffa. Aveva quattro occhi blu come il mare, sei braccia sottili e una coda ricciola. Il suo corpo era coperto di piumette dorate.
"Ciao! Sono Pluff!" disse la creatura. "Volete giocare?"
Ma improvvisamente il vento iniziò a soffiare forte. WOOOSH!
"Oh no!" gridò Nuvola. "Il vento cattivo è arrivato!"
La mongolfiera iniziò a dondolare. Eletta si aggrappò al bordo del cesto. Aveva un po' di paura.
"Non temete!" disse Pluff volando vicino. "So come fermarlo!"
Pluff spiegò che il vento cattivo si calmava solo con la musica delle campanelle di cristallo. Ma le campanelle erano sparse su tre nuvole diverse!
"Io vado sulla nuvola verde!" disse Ale coraggioso.
"Io su quella blu!" aggiunse Viola.
"Io prendo quella gialla!" disse Lori.
Eletta guardò i suoi amici. Era la più tranquilla del gruppo, ma voleva aiutare anche lei.
"Io... io resto qui a tenere ferma la mongolfiera!" disse con voce decisa.
Nuvola le sorrise. "Brava Eletta! È un compito importante!"
I tre amici saltarono ciascuno sulla propria nuvola. Eletta rimase nel cesto tenendo forte il timone fatto di raggi di sole solidificati.
Il vento soffiava sempre più forte. WOOOOOSH! La mongolfiera girava come una trottola.
"Tieni duro Eletta!" gridò Nuvola.
Eletta chiuse gli occhi e tenne il timone con tutte le sue forze. Le sue manine erano piccole ma determinate.
Dalla nuvola verde arrivò un DLIN! Ale aveva trovato la prima campanella!
Dalla nuvola blu un altro DLIN! Viola aveva la seconda!
Ma dalla nuvola gialla Lori gridò: "La campanella è bloccata sotto un sasso di nuvola!"
Il vento soffiava fortissimo. La mongolfiera stava per rovesciarsi!
"Pluff, aiuta Lori!" urlò Eletta.
Pluff volò veloce e con le sue sei braccia sollevò il sasso. DLIN! Anche la terza campanella suonò!
Le tre campanelle insieme crearono una melodia dolcissima. Il vento cattivo si calmò subito, trasformandosi in una brezza gentile.
"Ce l'abbiamo fatta!" gridarono tutti.
I tre amici tornarono sulla mongolfiera saltando di nuvola in nuvola. Abbracciarono Eletta.
"Sei stata bravissima!" disse Viola.
"Senza di te la mongolfiera sarebbe volata via!" aggiunse Lori.
Eletta sorrise felice. Era stanca ma orgogliosa.
Nuvola li portò a vedere il suo palazzo fatto di nuvole arcobaleno. C'erano scivoli di nebbia, altalene di vapore e una piscina di goccioline sospese!
I bambini giocarono felici. Eletta si tuffò nella piscina di goccioline che la solleticavano. Ale scivolò mille volte sullo scivolo di nebbia. Viola e Lori si dondolavano ridendo.
Pluff preparò per loro una merenda speciale: biscotti di nuvola che si scioglievano in bocca e succo di arcobaleno che cambiava sapore ad ogni sorso!
"Mmm! Sa di fragola!" disse Eletta.
"Il mio di banana!" rise Ale.
Dopo la merenda, Nuvola mostrò loro il giardino delle stelle cadenti. Piccole stelline dormivano su petali di nuvola, pronte a partire per il loro viaggio notturno.
"Shhhh!" sussurrò Eletta. "Dormono!"
I bambini camminarono in punta di piedi per non svegliare le stelline.
Ma il tempo di tornare era arrivato. CIUFF CIUFF! Il trenino Alfredo apparve tra le nuvole.
"È ora di tornare, piccoli amici,
avete vissuto momenti felici!
Eletta tranquilla ma forte e sicura,
ha superato la sua paura!"
I bambini salutarono Nuvola e Pluff con tanti abbracci.
"Tornate presto!" disse Nuvola.
"Vi aspettiamo!" aggiunse Pluff agitando tutte e sei le braccia.
Il trenino iniziò a scendere dolcemente. Le nuvole diventavano sempre più lontane. Eletta guardava dal finestrino, un po' assonnata dopo tanta avventura.
Quando arrivarono nel giardino, i genitori li stavano aspettando.
"Eletta!" disse papà Andrea prendendola in braccio. "Com'è andata?"
Eletta appoggiò la testa sulla spalla del papà. Era stanchissima ma felice.
"Ho tenuto forte il timone!" sussurrò prima di addormentarsi.
Mamma Elisa le accarezzò i capelli. "La nostra bambina coraggiosa!"
Anche se Eletta era la più tranquilla e silenziosa del gruppo, aveva dimostrato che la forza non sta solo nel correre o saltare. A volte la vera forza sta nel restare fermi e resistere quando gli altri hanno bisogno di noi. Ogni bambino è speciale a modo suo, e anche i più tranquilli possono essere eroi quando serve. L'importante è credere in se stessi e aiutare gli amici nel momento del bisogno.