Ale e il Coniglietto Saltellante nel Prato
📅 Pubblicata il 04/09/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini viaggiano in un prato gigante dove aiutano conigli e una talpe regina solitaria a diventare amici aprendo i tunnel sotterranei.
Ale stava correndo nel prato dietro casa. I suoi quattro gatti lo seguivano: Sofia miagolava, Dora correva veloce, Poldo ansimava e Milo saltava alto.
"Aspettami!" gridava Viola con le mani sui fianchi.
Eletta camminava tranquilla, raccogliendo margherite. Lori rideva e faceva le capriole sull'erba.
"Guardate che belle farfalle!" disse Eletta indicando il cielo.
CIUFFFF CIUFFFF!
Il suono del trenino li fece voltare tutti. Alfredo il trenino magico sbucò da dietro un cespuglio, tutto colorato e luccicante.
"Ciao bambini, son tornato qui,
per portarvi dove l'erba fa così!
Dove saltano creature piccoline,
tra margherite e coralline!"
"Saliamo!" urlò Ale tutto eccitato.
I quattro gatti miagolarono preoccupati. Sofia si strusciò sulla gamba di Ale.
"State buoni, torno presto!" disse Ale accarezzandoli.
Tutti salirono sul trenino. Le ruote girarono velocissime e ZOOOOM! Il trenino partì come un razzo verso il cielo. Le nuvole diventarono verdi, poi gialle, poi rosa!
"Uuuuh!" gridarono tutti.
Il trenino scese giù, sempre più giù, fino a fermarsi in un prato infinito. L'erba era altissima, molto più alta dei bambini! Sembravano formichine in una foresta verde.
"Dove siamo?" chiese Viola guardandosi intorno.
BOING! BOING!
Un coniglietto bianco saltò davanti a loro. Ma che strano! Aveva le orecchie lunghissime che toccavano terra e la coda a forma di spirale.
"Aiuto! Aiuto!" piangeva il coniglietto.
"Cosa succede?" chiese Eletta con voce dolce.
"Il mio nome è Saltino! La Regina delle Talpe ha chiuso tutti i tunnel sotto il prato! Noi coniglietti non possiamo più tornare a casa!"
Ale si avvicinò coraggioso. "Ti aiutiamo noi!"
"Ma la Regina è cattivissima!" tremava Saltino. "Vive nel Palazzo Sotterraneo e ha mille guardie!"
I bambini si guardarono. Viola strinse i pugni. "Non ho paura!"
Saltino li guidò attraverso l'erba alta. Camminavano e camminavano. Le gambe di Eletta erano stanche.
"Quanto manca?" chiese.
CRACK!
Un rumore fortissimo li fece sobbalzare. L'erba davanti a loro si aprì. Una buca enorme apparve nel terreno!
"È una trappola!" gridò Lori.
Ale guardò giù. La buca era profonda e buia. Si sentivano strani rumori dal fondo.
"Dobbiamo saltarci sopra!" disse Ale.
"È troppo larga!" pianse Eletta.
Saltino ebbe un'idea. "Salite sulla mia schiena! Con le mie zampe posso saltare lontanissimo!"
I bambini si arrampicarono sul coniglietto. Viola davanti, poi Ale, poi Lori e infine Eletta che si teneva forte.
"Pronti?" chiese Saltino.
"Sì!" gridarono tutti.
Saltino prese la rincorsa. Uno, due, tre... SALTO!
Volarono sopra la buca. Il vento soffiava forte. Eletta chiuse gli occhi dalla paura.
PLOF!
Atterrarono dall'altra parte, rotolando sull'erba morbida.
"Ce l'abbiamo fatta!" rise Lori.
Davanti a loro c'era una collina. In cima, una porta piccola piccola.
"È l'ingresso del Palazzo Sotterraneo," sussurrò Saltino.
Si avvicinarono piano. La porta era chiusa con un grosso lucchetto arrugginito.
"Come facciamo?" chiese Viola.
Ale notò che il lucchetto aveva dei disegni strani: un sole, una luna e una stella.
"Bisogna premere i disegni nell'ordine giusto!" capì Ale.
"Ma quale?" chiese Eletta.
Lori guardò il cielo. "Il sole viene di giorno, la luna di notte, e le stelle si vedono sempre di notte con la luna!"
"Allora... sole, luna, stella!" disse Viola.
Ale premette i simboli in quell'ordine.
CLICK!
Il lucchetto si aprì! Ma appena la porta si spalancò...
ROAAAAAR!
Un mostro terribile apparve! No, aspettate... era una talpa! Ma grandissima, con gli occhiali neri e un mantello viola.
"Chi osa entrare nel mio palazzo?" tuonò la Regina delle Talpe.
I bambini tremavano. Saltino si nascose dietro di loro.
"Noi... noi vogliamo solo che i conigli possano tornare a casa," disse Ale con voce coraggiosa.
"Mai! I tunnel sono miei! Solo miei!" gridò la Regina.
Eletta si fece avanti. Anche se aveva paura, parlò con voce gentile: "Ma perché non vuoi che usino i tunnel?"
La Regina si fermò. I suoi occhiali scivolarono sul naso. "Perché... perché sono sola! Nessuno viene mai a trovarmi!"
Oh! La Regina non era cattiva. Era solo triste!
"Ma se chiudi i tunnel, nessuno può venire a trovarti!" spiegò Viola.
La Regina ci pensò. Una lacrima scese dai suoi occhiali.
"Non ci avevo pensato..."
Lori ebbe un'idea geniale. "E se i conigli passassero dai tunnel e ogni volta si fermassero a salutarti?"
"E potrebbero portarti carote!" aggiunse Ale.
"E giocare con te!" disse Eletta.
La Regina sorrise. Era la prima volta che sorrideva da tanto tempo!
"Davvero farebbero questo?"
Saltino saltò fuori. "Certo! Saremmo felici di essere tuoi amici!"
La Regina batté le zampe tre volte. BOOM! BOOM! BOOM!
Tutti i tunnel si riaprirono! Centinaia di coniglietti uscirono saltellando felici.
"Evviva! Evviva!" gridavano.
Un coniglietto portò subito una carota alla Regina. Un altro le regalò un fiore. La Regina rideva e piangeva di gioia.
"Grazie bambini!" disse. "Avete trasformato la mia tristezza in felicità!"
Ma all'improvviso il cielo si fece scuro. Nuvole nere coprivano il sole.
"Una tempesta!" gridò Saltino. "Presto, tutti nei tunnel!"
Il vento soffiava fortissimo! L'erba si piegava. I bambini faticavano a stare in piedi.
"Dove è Alfredo?" urlò Viola.
CIUFFFF CIUFFFF!
Il trenino magico apparve proprio in tempo!
"Salite veloci, la tempesta è qui!
A casa vi porto, piccoli così!
Avete insegnato che l'amicizia vera
trasforma il buio in primavera!"
I bambini salutarono la Regina e Saltino, poi saltarono sul trenino. Le gocce di pioggia iniziavano a cadere.
SCIUUUM! Il trenino partì velocissimo. Attraversarono le nuvole nere, poi quelle grigie, poi il cielo blu!
In un attimo erano tornati nel prato dietro casa. I gatti di Ale corsero verso di loro. Sofia miagolò felice, Dora annusò le scarpe, Poldo si strusciò sulle gambe e Milo fece un gran salto di gioia!
"Che avventura!" disse Eletta sbadigliando.
"Abbiamo salvato i conigli!" gridò Lori.
"E fatto una nuova amica!" aggiunse Viola.
Ale accarezzava i suoi gatti, felice di essere tornato. Guardò il cielo. Non c'era più traccia del trenino magico.
Quella sera, a cena, Ale raccontò tutto a Max e Grace.
"E la Regina era solo triste perché era sola!" spiegava Ale.
"Che bella storia," disse Grace abbracciandolo. "Avete fatto proprio bene ad aiutarla."
Max sorrise. "A volte chi sembra cattivo è solo una persona triste che ha bisogno di amici."
Prima di dormire, Ale pensava alla Regina delle Talpe. Ora aveva tanti amici conigli. Non sarebbe stata mai più sola.
**La morale della storia:**
Quando qualcuno sembra cattivo o arrabbiato, a volte è solo triste e si sente solo. Essere gentili e offrire amicizia può trasformare la tristezza in felicità. Non bisogna avere paura di chi è diverso da noi, ma cercare di capire cosa prova nel cuore. L'amicizia è la medicina più potente contro la solitudine.