Storie per Bambini

storie per bambini dai 2 ai 5 anni

Viola e il Libro Volante nella Biblioteca Magica

Viola e il Libro Volante nella Biblioteca Magica

✨ Riassunto della Storia

I bambini vanno in una biblioteca magica dove i libri volano, trovano una penna magica nascosta e salvano tutte le storie.

Viola stava guardando un libro di figure con i suoi amici nel giardino. Le pagine erano piene di disegni colorati.

"Guarda questo drago!" disse Viola con gli occhi che brillavano.

"E questa principessa!" aggiunse Eletta, indicando una pagina.

Ale saltellava intorno al tavolo. "Io voglio vedere i cavalieri!"

Lori rideva e faceva finta di volare come un uccellino.

CIUFFFF CIUFFFF!

Il suono del trenino magico riempì l'aria. Eccolo che arrivava, con il suo fumo colorato e le ruote scintillanti.

"Ciao bambini, son Alfredo che vi porta,
dove i libri sono vivi oltre la porta!
Salite su, tenete forte la mano,
andiamo in un posto non troppo lontano!"

I quattro amici corsero verso il trenino. Viola salì per prima, seguita da Eletta, Ale e Lori. Si sedettero sui morbidi cuscini rossi.

Il trenino partì veloce. Passarono attraverso nuvole che sembravano zucchero filato. Il cielo cambiò colore: da blu diventò viola, poi rosa, poi dorato. All'improvviso, videro davanti a loro un edificio enorme fatto tutto di libri giganti.

"Una biblioteca!" esclamò Viola.

Ma non era una biblioteca normale. I libri volavano da soli nell'aria, le scale si muovevano come serpenti, e dalle finestre uscivano arcobaleni di lettere colorate.

Il trenino si fermò davanti a una porta alta alta. I bambini scesero piano.

"Entriamo?" chiese Eletta un po' preoccupata.

"Sì!" disse Viola coraggiosa. Spinse la porta che si aprì con un suono melodioso.

Dentro, la biblioteca era ancora più strana. Gli scaffali arrivavano fino al soffitto che non si vedeva. I libri volavano come uccelli da uno scaffale all'altro. Alcune sedie leggevano da sole, girando le pagine con braccia invisibili.

All'improvviso, un libro grande e blu volò verso di loro. Si fermò davanti a Viola e si aprì. Dalle pagine uscì una creatura molto buffa.

Aveva tre occhi verdi come smeraldi. Due braccia lunghe lunghe e quattro gambe corte corte. Il corpo era tutto peloso e morbido, color arancione come una carota. Profumava di caramelle alla fragola. Aveva anche una coda sottile che finiva con un fiocco.

"Ciao piccoli! Io sono Biblò!" disse la creatura con voce allegra. "Sono il guardiano dei libri volanti!"

Biblò era un tipo giocherellone che rideva sempre. Faceva capriole nell'aria e i suoi tre occhi si chiudevano uno alla volta quando rideva.

"Perché i libri volano?" chiese Lori curioso.

"Oh no!" Biblò smise di ridere. "C'è un problema! La Regina delle Parole ha perso la sua penna magica! Senza quella penna, i libri non sanno più dove andare. Volano senza meta!"

Un libro passò veloce sopra la testa di Ale, che dovette abbassarsi.

"Dobbiamo trovare la penna!" disse Viola decisa.

"Ma dove può essere?" chiese Eletta.

Biblò li guardò con i suoi tre occhi. "L'ultima volta era nel Giardino delle Storie, ma ora... chissà!"

I bambini si guardarono. Dovevano esplorare quella biblioteca enorme!

Camminarono tra gli scaffali altissimi. I libri continuavano a volare sopra le loro teste. Alcuni erano piccoli come farfalle, altri grandi come aquile.

"Attenti!" gridò Ale.

Un libro gigante stava cadendo verso di loro! I bambini si spostarono velocemente. Il libro cadde con un tonfo e si aprì. Dalle pagine uscirono tante lettere che si misero a ballare nell'aria.

"Le lettere sono scappate!" disse Lori.

Le lettere formavano parole strane: AIUTO, PENNA, TORRE.

"Torre?" disse Viola pensierosa. "Forse la penna è in una torre!"

Biblò saltellò eccitato. "La Torre delle Fiabe! È in cima alla biblioteca!"

Iniziarono a salire. Le scale si muovevano sotto i loro piedi. A volte andavano su, a volte giravano in tondo. Eletta si teneva forte alla ringhiera.

"Ho paura!" disse piano.

"Tienimi la mano," disse Viola. "Insieme ce la facciamo!"

Salirono e salirono. I gradini sembravano non finire mai. Ale saltava da un gradino all'altro. Lori lo seguiva ridendo.

Finalmente arrivarono a una porta rotonda. Biblò la spinse con le sue braccia lunghe.

Dentro c'era una stanza circolare piena di specchi. Ma non erano specchi normali. In ogni specchio si vedeva una storia diversa. In uno c'erano principesse che ballavano. In un altro draghi che sputavano fuoco. In un altro ancora fate che volavano tra i fiori.

"Wow!" dissero tutti insieme.

Al centro della stanza c'era un piedistallo vuoto.

"Qui stava la penna!" disse Biblò. "Ma ora dov'è?"

All'improvviso sentirono un rumore. CRACK! Uno specchio si stava rompendo!

"Oh no!" gridò Biblò. "Se gli specchi si rompono, le storie si mescoleranno!"

Dal primo specchio rotto uscì un coniglio con il cappello. Dal secondo una principessa con la coda di pesce. Le storie si stavano davvero mescolando!

"Dobbiamo fare presto!" disse Viola.

Ale vide qualcosa brillare dietro uno specchio. "Là! C'è qualcosa!"

Corsero verso lo specchio. Dietro, nascosta, c'era una piccola porta. Viola la aprì con coraggio.

Dentro trovarono una stanza segreta. Era buia e polverosa. Al centro, su un cuscino rosso, c'era qualcosa che brillava.

"La penna!" esclamò Eletta.

Ma quando Viola allungò la mano per prenderla, la penna si mosse! Aveva le ali!

"È una penna volante!" disse Lori stupito.

La penna volava qua e là nella stanza. I bambini cercavano di prenderla ma era troppo veloce.

"Come facciamo?" chiese Ale saltando per acchiapparla.

Biblò si grattò la testa pelosa. "La penna vuole giocare! Le piace nascondersi!"

"Allora giochiamo!" disse Viola. "Facciamo finta di non volerla!"

I bambini si misero a giocare tra loro, fingendo di non vedere la penna. Piano piano, la penna si avvicinò curiosa.

Quando fu abbastanza vicina, Viola disse dolcemente: "Bella pennina, la Regina delle Parole ti cerca. È triste senza di te."

La penna si fermò a mezz'aria. Sembrava pensare.

"Vuoi tornare da lei?" chiese Eletta con voce gentile.

La penna fece un piccolo volteggio e si posò nella mano di Viola.

"Ce l'abbiamo fatta!" gridarono tutti.

Corsero giù per le scale che ora stavano ferme. I libri avevano smesso di volare impazziti. Tutto tornava normale.

Nel salone principale apparve una figura luminosa. Era la Regina delle Parole! Aveva un vestito fatto di pagine dorate e una corona di lettere scintillanti.

"Grazie, bambini coraggiosi!" disse con voce melodiosa. "Avete salvato la biblioteca!"

Prese la penna e subito tutti i libri tornarono al loro posto sugli scaffali. Gli specchi si ripararono. Le storie tornarono separate.

"Per ringraziarvi," disse la Regina, "vi regalo questo."

Diede a ogni bambino un piccolo libro magico. "Quando lo aprirete a casa, vedrete sempre una storia nuova!"

I bambini erano felicissimi. Abbracciarono Biblò che rideva con i suoi tre occhi chiusi.

CIUFFFF CIUFFFF!

Alfredo il trenino magico era tornato.

"È ora di partire, piccoli eroi del cuore,
avete trovato la penna con tanto valore!
La casa vi aspetta, ma non dimenticate,
le storie più belle son quelle vissute!"

I bambini salirono sul trenino salutando Biblò e la Regina. Il viaggio di ritorno fu veloce come il vento.

Quando arrivarono nel giardino, il sole stava tramontando. I genitori li aspettavano sorridenti.

"Dov'eravate?" chiese Marti, la mamma di Viola.

"In una biblioteca magica!" disse Viola mostrando il suo libro piccolo.

I genitori sorrisero pensando fosse un bel gioco di fantasia.

Quella sera, prima di dormire, ogni bambino aprì il suo libro magico. E davvero, dentro c'era una storia nuova che parlava di quattro bambini coraggiosi che avevano salvato tutte le storie del mondo.

**La morale della storia:**
Quando lavoriamo insieme e usiamo l'intelligenza invece della forza, possiamo risolvere anche i problemi più difficili. Viola e i suoi amici hanno capito che la penna non andava catturata con la forza, ma conquistata con la gentilezza e l'astuzia. A volte, per ottenere quello che vogliamo, dobbiamo essere pazienti e furbi, non solo veloci e forti.

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