Lori e il Pupazzo di Neve Ballerino sulla Montagna
📅 Pubblicata il 06/09/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini vanno su una montagna innevata dove aiutano un pupazzo di neve ballerino a liberare dal ghiaccio la Campana del Sole per svegliare gli animali.
I quattro bambini stavano giocando nel giardino. Facevano finta di essere esploratori con i loro zaini pieni di sassolini e foglie.
"Io ho trovato un tesoro!" disse Lori, mostrando una pigna grande.
"Anch'io! Anch'io!" saltellava Ale, con un rametto storto.
Viola teneva stretta una pietra liscia. "La mia è magica!"
Eletta sorrideva tranquilla, con delle foglie colorate in mano.
CIUFFFF CIUFFFF!
Il suono del trenino li fece girare tutti. Alfredo il trenino magico arrivava sbuffando vapore colorato.
"Ciao bambini, son qui per voi! Dove il freddo fa ballare gli eroi! Su montagne alte e bianche, dove la neve non è mai stanca!"
"Evviva!" gridarono tutti.
Salirono veloci sul trenino. Lori si sedette davanti, Ale accanto a lui che faceva "tu-tuuu!", Viola dietro che batteva le mani, ed Eletta nell'ultimo vagoncino, tranquilla.
Il trenino partì veloce. SCIUUUM! Le case diventavano piccole. Gli alberi sparivano. L'aria diventava fredda.
"Brrr!" fece Lori stringendosi nel giubbotto.
All'improvviso, tutto diventò bianco. Neve dappertutto! Montagne altissime coperte di bianco brillante.
Il trenino si fermò dolcemente. PUFF!
"Siamo arrivati!" disse Lori saltando giù per primo.
I suoi piedini affondarono nella neve morbida. CROC CROC faceva la neve sotto le scarpe.
"Aspettate!" gridò Ale. "Guardate là!"
In mezzo alla neve c'era qualcosa di strano. Un pupazzo di neve, ma... si muoveva!
Il pupazzo aveva due occhi fatti con bottoni blu, un naso-carota arancione, e una sciarpa rossa. Ma la cosa più strana era che... ballava!
"Ciao piccoli!" disse il pupazzo con voce allegra. "Sono Tondino! Mi piace ballare!"
Tondino faceva piccoli saltelli. HOP HOP! La sua pancia di neve tremava.
"Un pupazzo che parla!" disse Viola con gli occhi grandi.
"E balla!" aggiunse Eletta piano.
Lori si avvicinò curioso. "Come fai a muoverti?"
"È la magia della montagna!" rispose Tondino. "Ma ho un problema grosso grosso!"
Il pupazzo smise di ballare. La sua faccia di neve sembrava triste.
"Cosa succede?" chiese Lori preoccupato.
"Vedete quella cima?" Tondino indicò la montagna più alta. "Lassù c'è la Campana del Sole. Ogni mattina suona DONG DONG e sveglia tutti gli animali della montagna. Ma stamattina... silenzio!"
"Perché?" chiesero tutti insieme.
"Un vento fortissimo l'ha coperta di ghiaccio! Ora gli animali dormono ancora. Le marmotte, i camosci, perfino l'aquila! Se non si svegliano presto, perderanno tutto il giorno!"
Lori guardò i suoi amici. "Dobbiamo aiutarli!"
"Ma è in alto!" disse Ale guardando su.
"Molto in alto!" aggiunse Viola.
Eletta annuì seria.
"Io conosco una strada!" disse Tondino. "Ma c'è un piccolo problemino..."
"Quale?" chiese Lori.
"Per arrivarci dobbiamo passare dal Ponte che Canta. Si attraversa solo se si canta la canzone giusta!"
"Io so cantare!" disse Viola forte.
"Andiamo!" disse Lori coraggioso.
Iniziarono a camminare nella neve. CRIC CROC facevano i loro passi. Tondino rotolava avanti facendo ROTOL ROTOL.
Dopo un po', videro il ponte. Era fatto di ghiaccio azzurro che brillava al sole. Sotto c'era un burrone profondo. Lori sentì un brivido.
"Non abbiate paura!" disse Tondino. "Ascoltate!"
Dal ponte veniva una melodia dolce. "La la la..."
"Dobbiamo cantare anche noi!" spiegò il pupazzo. "Se cantiamo insieme, il ponte diventa forte!"
Lori iniziò per primo: "La la la!"
Poi Viola: "La la la!"
Ale saltellava cantando: "La la la!"
Eletta cantava piano: "La la la!"
Il ponte iniziò a brillare di più! La musica diventava più forte.
"Funziona!" gridò Lori felice.
Attraversarono il ponte cantando. Uno dietro l'altro, piano piano. Il ghiaccio sotto i piedi vibrava con la musica.
Dall'altra parte, il sentiero saliva ripido.
"Uff!" sbuffava Ale. "È faticoso!"
"Forza!" lo incoraggiava Lori. "Ce la facciamo!"
All'improvviso sentirono un rumore strano. GRUUUF GRUUUF!
"Cos'è?" chiese Viola stringendosi a Eletta.
Da dietro una roccia uscì... un orso! Ma non un orso normale. Questo aveva il pelo tutto bianco con stelline d'argento che brillavano.
"Non spaventatevi!" disse l'orso con voce gentile. "Sono Nevestella. Ho sentito cantare. Andate alla Campana?"
"Sì!" rispose Lori, ancora un po' spaventato.
"Vi aiuto io! Salite sulla mia schiena!"
L'orso si abbassò. Il suo pelo era morbido come cotone.
Lori salì per primo, poi aiutò Viola. Ale saltò su ridendo. Eletta si sistemò tranquilla dietro.
Nevestella iniziò a salire. I suoi passi erano sicuri. TUMP TUMP sulla neve.
"Guardate!" disse Lori indicando in alto.
Si vedeva la cima! E sopra, qualcosa che brillava. La Campana del Sole! Ma era tutta coperta di ghiaccio spesso.
Quando arrivarono, l'orso li fece scendere dolcemente.
La campana era enorme! Tutta ghiacciata, sembrava un gigantesco ghiacciolo.
"Come facciamo?" chiese Lori pensieroso.
"Il ghiaccio è duro!" disse Ale toccandolo. "Freddo!"
Viola provò a spingerlo. Niente.
Eletta guardava attenta.
"Ho un'idea!" disse Tondino. "Se balliamo tutti insieme intorno alla campana, il calore dei nostri movimenti scioglierà il ghiaccio!"
"Davvero?" chiese Lori.
"Nella montagna magica tutto è possibile! Ma dobbiamo ballare forte forte!"
Lori iniziò a saltare. HOP HOP!
Ale correva in tondo ridendo. "Ahahah!"
Viola faceva piroette. GIRA GIRA!
Eletta muoveva le braccia su e giù.
Tondino rotolava e rimbalzava. BOING BOING!
Anche Nevestella si mise a ballare, facendo tremare la neve.
Piano piano, videro delle goccioline. PLIF PLOF! Il ghiaccio iniziava a sciogliersi!
"Funziona!" gridò Lori emozionato. "Balliamo di più!"
Ballarono e ballarono. I piedi facevano TAP TAP sulla neve. Le risate riempivano l'aria.
CRACK! Un pezzo di ghiaccio cadde.
CRACK CRACK! Altri pezzi!
Finalmente... DONG! La campana suonò una volta, debolmente.
"Ancora!" disse Lori. "Non fermiamoci!"
Ballarono con più energia. Lori inventava mosse buffe. Ale girava come una trottola. Viola saltava altissima. Eletta batteva le mani a ritmo.
DONG DONG DONG!
La campana suonò forte e chiara! Il suono riempì tutta la montagna.
"Ascoltate!" disse Tondino.
In lontananza si sentivano voci di animali che si svegliavano. Il CIP CIP degli uccellini. Il BEE delle caprette. Il fischio delle marmotte.
"Ce l'abbiamo fatta!" Lori abbracciò i suoi amici.
Ma proprio in quel momento, il cielo si oscurò. Nuvole nere arrivavano veloci.
"Una tempesta!" disse Nevestella preoccupata. "Dobbiamo scendere subito!"
Il vento iniziò a soffiare forte. FIUUUU! La neve volava dappertutto.
Lori prese per mano Eletta. "Non ti lascio!"
Viola si aggrappò ad Ale.
"Sul mio dorso!" gridò l'orso.
Salirono tutti velocemente. Nevestella iniziò a correre giù per la montagna.
Il vento era fortissimo! La neve pungeva le guance. Non si vedeva niente!
"Ho paura!" disse Viola.
"Teniamoci stretti!" gridò Lori. "Insieme siamo forti!"
All'improvviso, attraverso la tempesta, sentirono un suono familiare.
CIUFFFF CIUFFFF!
"Alfredo!" gridarono tutti.
Il trenino magico apparve tra la neve, con i suoi fari accesi come due soli.
"Salite bambini, non c'è più tempo! Via dalla montagna, via dal maltempo!"
Saltarono sul trenino. Lori per ultimo, assicurandosi che tutti fossero saliti.
"Grazie Nevestella! Grazie Tondino!" gridarono mentre il trenino partiva.
Il pupazzo di neve ballava salutando. L'orso agitava la zampa.
Il trenino corse veloce attraverso la tempesta. SCIUUM! In un attimo erano già lontani dalla montagna.
Lori guardò i suoi amici. Erano tutti salvi. Sorrise felice.
"Che avventura!" disse.
"La campana suona!" disse Ale.
"Gli animali sono svegli!" aggiunse Viola.
Eletta sorrideva stanca ma contenta.
Il trenino li riportò al giardino. Il sole splendeva caldo.
"Montagna bianca, che bella danza! Con il coraggio e l'amicizia, ogni ghiaccio si spezza e schizza!" disse Alfredo il trenino magico prima di partire. CIUFFFF CIUFFFF!
I quattro bambini si guardarono sorridenti.
"Lori, sei stato coraggioso!" disse Viola.
"Tutti siamo stati bravi!" rispose Lori. "Insieme!"
Corsero a raccontare l'avventura ai genitori.
"Mamma Cristina!" chiamò Lori. "Abbiamo salvato la montagna!"
"Che bravi!" disse Cristina abbracciandolo.
La morale della storia è che quando aiutiamo gli altri con coraggio e lavoriamo insieme agli amici, possiamo superare anche le difficoltà più grandi. Lori ha imparato che essere coraggiosi non significa non avere paura, ma andare avanti anche quando si ha paura, soprattutto per aiutare chi ha bisogno. E ha scoperto che con l'aiuto degli amici, si può fare qualsiasi cosa!