Eletta e le Farfalle Parlanti del Giardino
📅 Pubblicata il 22/07/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini vanno nel Prato delle Parole dove trovano farfalle parlanti e aiutano Cristallo, una farfalla trasparente spaventata, a non essere più sola.
I quattro amici erano nel giardino. Eletta teneva in mano una lente. Guardava le foglie.
"Guarda!" disse Ale. "Una formica!"
Viola corse vicino. "È piccola piccola!"
Lori saltò. "Ne vedo un'altra!"
La mamma Elisa sorrise. "Brava Eletta! Stai osservando bene."
CIUFFF CIUFFF!
Un suono forte arrivò dal cancello. Era Alfredo il trenino magico!
"Ciao bambini, son tornato!
Nel giardino son arrivato.
Dove c'è chi vola e danza,
fate presto, non c'è stanza!"
"Saliamo!" gridò Eletta. Mise giù la lente.
I bambini corsero. Salirono sul trenino. Le ruote girarono. CIUFFF CIUFFF!
Il trenino volò su su su. Passò sopra le case. Sopra gli alberi. Poi scese giù.
Si fermò in un prato. Era pieno di fiori. Gialli, rossi, blu. Il sole brillava.
"Che bello!" disse Eletta. Scese per prima.
Ale guardò intorno. "Ci sono tante farfalle!"
Era vero. Farfalle ovunque. Grandi e piccole. Di tutti i colori.
Una farfalla gialla si posò sul naso di Viola. "Mi fa il solletico!"
Lori rise. Provò a prenderne una. Ma volò via.
Poi successe una cosa strana. Una farfalla viola si avvicinò a Eletta.
"Ciao piccola!" disse la farfalla.
Eletta spalancò gli occhi. "Parli?"
"Certo che parlo! Sono Lilla."
Gli altri bambini si avvicinarono. Non potevano crederci!
"Una farfalla che parla!" disse Ale.
Lilla volò in cerchio. "Tutte noi parliamo qui. Questo è il Prato delle Parole."
Altre farfalle arrivarono. Una rossa, una verde, una arancione.
"Io sono Rubina!" disse quella rossa.
"Io Smeraldo!" disse quella verde.
"E io Mandarino!" disse quella arancione.
Eletta battè le mani. "Che nomi belli!"
Ma Lilla sembrò triste. Le sue ali si abbassarono.
"Cosa c'è?" chiese Eletta dolce.
"La nostra amica Cristallo è sparita. È una farfalla trasparente. Molto speciale."
Viola si fece avanti. "Noi la troviamo!"
"Sì!" dissero gli altri.
Rubina volò vicino. "Ma è difficile. Cristallo quando ha paura diventa invisibile!"
"Invisibile?" chiese Lori.
"Sì. E ora ha tanta paura. Un grosso vento l'ha portata via stamattina."
Eletta pensò. Era brava a osservare. "Dove soffiava il vento?"
Smeraldo indicò con l'ala. "Verso quei cespugli."
I bambini corsero. I cespugli erano fitti. Pieni di spine.
"Ahi!" disse Ale. Una spina lo punse.
"Piano," disse Eletta. "Guardiamo bene."
Si misero in cerchio. Osservarono ogni foglia.
"Non vedo niente," disse Lori.
"Nemmeno io," disse Viola.
Ma Eletta guardava attenta. Vide qualcosa. Un piccolo movimento. Come l'aria che tremava.
"Là!" indicò.
Gli altri guardarono. Non vedevano nulla.
"Sei sicura?" chiese Ale.
Eletta annuì. Si avvicinò piano. "Cristallo? Sono Eletta. Non aver paura."
Silenzio.
"Siamo amici. Le altre farfalle sono preoccupate."
L'aria tremò ancora. Poi, piano piano, apparve un'ala. Trasparente come vetro.
"Wow!" disse Lori.
L'altra ala apparve. Poi il corpo. Cristallo era bellissima. Brillava al sole.
"H-ho paura," disse Cristallo con voce piccola.
"Di cosa?" chiese Eletta gentile.
"Del vento. Mi porta via. Sono troppo leggera."
Viola ebbe un'idea. "Aspetta!"
Corse via. Tornò con dei fiorellini. "Tieni questi! Ti fanno peso!"
Ma i fiori erano troppo pesanti. Cristallo non riusciva a volare.
Ale provò con delle foglie. Troppo grandi.
Lori portò dei sassolini. Troppo pesanti anche loro.
Eletta pensava. Guardò le altre farfalle. Volavano felici. Insieme.
"Ho capito!" disse. "Cristallo, tu voli sempre da sola?"
La farfalla annuì. "Ho paura che gli altri mi perdano. Sono trasparente."
"Ma se voli con le altre, il vento non ti porta via!"
Le farfalle colorate arrivarono. Si misero intorno a Cristallo.
"Noi ti proteggiamo!" disse Lilla.
"Voliamo insieme!" disse Rubina.
"Non ti lasciamo!" disse Smeraldo.
"Saremo la tua squadra!" disse Mandarino.
Cristallo provò. Prima piano. Poi più forte. Le altre la circondavano. Il vento non poteva portarla via!
"Funziona!" gridò felice.
I bambini applaudirono. CLAP CLAP CLAP!
Le farfalle volarono in cerchio. Fecero una danza. Su e giù. A destra e sinistra.
"Che bello!" disse Eletta.
Cristallo si posò sulla sua mano. "Grazie! Mi hai trovata quando ero invisibile!"
"Eri spaventata. Ma ora hai le amiche!"
Tutte le farfalle si posarono sui bambini. Sulle teste, sulle mani, sulle spalle.
"Facciamo una festa!" disse Lilla.
Le farfalle portarono i bambini in un posto speciale. C'era un albero grande. Sotto, tanti fiori a forma di campanella.
"Suonate!" disse Rubina.
I bambini toccarono i fiori. DING DONG DING! Facevano musica!
Ale suonò forte. DONG DONG DONG!
Viola fece una melodia. DING DING DONG!
Lori ballava. Eletta rideva.
Le farfalle volavano intorno. Cristallo non era più sola. Volava felice con le altre.
Poi il sole iniziò a scendere.
CIUFFF CIUFFF!
Alfredo il trenino magico arrivò.
"È ora di tornare, bambini cari,
con ricordi dolci e rari.
Chi è solo trova compagnia,
questa è la vera magia!"
I bambini salutarono le farfalle. "Ciao!"
"Tornate presto!" disse Cristallo. Non era più invisibile. Brillava felice.
Salirono sul trenino. CIUFFF CIUFFF! Volarono via.
Tornarono nel giardino. La mamma Elisa era ancora là.
"Bentornati! Dove siete stati?"
"Con le farfalle parlanti!" disse Eletta.
"Una era invisibile!" aggiunse Ale.
"Ma l'abbiamo aiutata!" disse Viola.
"Ora ha tante amiche!" finì Lori.
Elisa sorrise. "Che bella avventura!"
Eletta prese di nuovo la lente. Ma ora guardava il cielo. Forse altre farfalle avevano bisogno di amici.
**La morale:** Quando abbiamo paura, stare da soli peggiora le cose. Gli amici ci danno forza e coraggio. Insieme siamo più forti che da soli. Non bisogna nascondersi quando si ha paura, ma cercare aiuto e compagnia.