Storie per Bambini

storie per bambini dai 2 ai 5 anni

Ale e la Stella Marina Parlante sulla Spiaggia

Ale e la Stella Marina Parlante sulla Spiaggia

✨ Riassunto della Storia

I bambini vanno su una spiaggia magica dove salvano una stella marina parlante da un granchio cattivo che poi diventa buono.

Ale stava correndo nel giardino con i suoi quattro gatti. Sofia miagolava dolce, Dora correva veloce, Poldo rotolava sulla pancia e Milo saltava alto alto.

"Aspettami!" gridava Viola correndo dietro.

Eletta e Lori stavano seduti sull'erba a guardare le formiche che camminavano in fila.

"CIUFFFF CIUFFFF!"

Tutti i bambini alzarono la testa. Era arrivato Alfredo il trenino magico!

"Ciao bambini, son tornato qua,
dove il sole splende e il mare sta!
Salite su, non fate tardi,
oggi andiamo dove i pesci son gagliardi!"

"Evviva!" urlò Ale saltando sul trenino. I suoi gatti saltarono dietro di lui. Anche Viola, Eletta e Lori salirono veloci.

Il trenino partì veloce. CIUF CIUF CIUF! Le ruote giravano sempre più forte. Il cielo diventava azzurro azzurro. Si sentiva un profumo di sale.

"Il mare!" gridò Lori indicando con il dito.

Il trenino si fermò su una spiaggia dorata. La sabbia era calda sotto i piedi. Le onde facevano SPLASH SPLASH sulla riva.

Ale saltò giù per primo. I suoi gatti lo seguirono. Sofia aveva paura dell'acqua e restava vicina. Dora invece correva verso le onde. Poldo si rotolava nella sabbia. Milo saltava per prendere i gabbiani che volavano bassi.

"Guardate!" disse Eletta indicando qualcosa nella sabbia.

C'era una stella marina arancione. Ma non era una stella normale. Aveva due occhi verdi che guardavano i bambini!

"Aiuto! Aiuto!" disse la stella marina con una vocina piccola.

I bambini si avvicinarono stupiti. Viola fu la prima a parlare.

"Tu parli?"

"Sì, parlo! Mi chiamo Stellina. Il granchio cattivo Pizzico mi ha portata lontano dalla mia casa!"

Ale si inginocchiò vicino. "Non piangere Stellina. Ti aiutiamo noi!"

"Ma Pizzico è grande e forte. Ha le chele che fanno CLAC CLAC!" disse Stellina tremando.

In quel momento si sentì un rumore. CLAC CLAC CLAC!

Dal buco nella sabbia uscì un granchio rosso enorme. Aveva gli occhi neri e le chele grandi come mani.

"Chi disturba il mio territorio?" gridò Pizzico muovendo le chele.

I bambini fecero un passo indietro. Ale sentì il cuore battere forte. Sofia si nascose dietro le sue gambe. Dora invece soffiò verso il granchio. Poldo e Milo si misero davanti ad Ale per proteggerlo.

"Vogliamo riportare Stellina a casa!" disse Ale con voce coraggiosa.

"Mai! Lei resta qui a farmi compagnia!" disse Pizzico.

"Ma io voglio tornare dalla mia mamma!" pianse Stellina.

Viola si fece avanti. "Non è giusto! Lei vuole la sua famiglia!"

Pizzico rise cattivo. "Se la volete, dovete prenderla!"

Il granchio corse verso i bambini con le chele aperte. CLAC CLAC CLAC!

"Scappate!" urlò Lori.

Ma Ale ebbe un'idea. "Aspettate! Ho un piano!"

Prese un bastone dalla spiaggia. "Pizzico, guarda qui!"

Mosse il bastone a destra e sinistra. Il granchio seguiva con gli occhi. CLAC CLAC facevano le sue chele cercando di prenderlo.

"Ora!" gridò Ale.

Mentre Pizzico guardava il bastone, Viola corse veloce e prese Stellina. Eletta e Lori lanciarono sabbia negli occhi del granchio.

"Non vedo! Non vedo!" gridò Pizzico girando in tondo.

I gatti di Ale corsero intorno al granchio facendolo confondere ancora di più. Sofia miagolava, Dora correva veloce, Poldo rotolava e Milo saltava sopra la sua testa.

"Corriamo all'acqua!" disse Ale.

Tutti corsero verso il mare. Stellina nelle mani di Viola sorrideva felice.

"Grazie amici! Ma ora come faccio a trovare casa?"

Proprio in quel momento dall'acqua uscì una tartaruga verde grande grande. Aveva gli occhi gentili e il guscio lucido.

"Stellina! Ti ho cercata dappertutto!" disse la tartaruga.

"Zia Tarta!" gridò Stellina felice.

Viola mise delicata Stellina sul guscio della tartaruga.

"Grazie bambini coraggiosi" disse zia Tarta. "Senza di voi Stellina sarebbe rimasta prigioniera."

Ma CLAC CLAC CLAC! Pizzico era arrivato vicino all'acqua. Era ancora arrabbiato.

"Ridatemi la stella!" urlò.

La tartaruga si mise davanti ai bambini. "Pizzico, basta! Non puoi tenere prigioniero nessuno!"

Il granchio abbassò le chele. Sembrava triste.

"Ma io sono sempre solo. Nessuno vuole giocare con me."

Ale si avvicinò piano. "Forse nessuno gioca con te perché sei cattivo."

"Se fossi gentile, avresti tanti amici" aggiunse Eletta con voce dolce.

Pizzico ci pensò. Le sue chele smisero di fare CLAC CLAC.

"Davvero? Ma io non so essere gentile."

"Ti insegniamo noi!" disse Lori saltellando.

Per il resto del pomeriggio i bambini giocarono sulla spiaggia con Pizzico. Gli insegnarono a costruire castelli di sabbia senza romperli con le chele. Gli mostrarono come raccogliere conchiglie senza spaventare i pesciolini. Anche i gatti di Ale giocarono con lui. Sofia gli fece le fusa, Dora corse con lui, Poldo si rotolò vicino e Milo gli saltò sulla schiena.

Stellina dalla schiena di zia Tarta rideva felice.

"Ora Pizzico ha capito!" disse.

Il granchio sorrise. Non sembrava più cattivo. "Scusate per prima. Ora ho capito che essere gentili è meglio!"

Il sole stava scendendo. Il cielo diventava rosa e arancione.

"CIUFFFF CIUFFFF!"

Alfredo il trenino magico era tornato.

"Bambini è ora di andar,
l'avventura deve terminar!
Avete mostrato gran coraggio,
e insegnato un bel messaggio!"

I bambini salutarono i nuovi amici. Pizzico agitò le chele felice. Stellina e zia Tarta nuotarono vicino alla riva per salutare.

"Torneremo a trovarti!" promise Ale mentre saliva sul trenino con i suoi gatti.

"Vi aspetterò! E sarò gentile con tutti!" disse Pizzico.

Il trenino partì veloce. CIUF CIUF CIUF! La spiaggia diventava sempre più piccola. Il mare sembrava un puntino blu.

Presto furono di nuovo nel giardino. Il sole tramontava anche lì.

"Che avventura!" disse Viola saltando giù.

"Pizzico ora è buono!" aggiunse Eletta sbadigliando un poco.

"Abbiamo salvato Stellina!" disse Lori correndo in cerchio.

Ale accarezzò i suoi gatti. "Siete stati bravi anche voi!"

Alfredo il trenino magico fece un ultimo CIUFFF prima di partire.

"Ricordate la lezione di oggi,
essere gentili vale più dei giochi!
Chi è cattivo resta solo,
chi è buono spicca il volo!"

E con una nuvola di fumo colorato, il trenino scomparve.

I bambini corsero dalle loro mamme che li aspettavano.

"Com'è andata?" chiese Grace abbracciando Ale.

"Abbiamo salvato una stella marina parlante!" raccontò Ale eccitato.

"E insegnato a un granchio cattivo a essere buono!" aggiunse Viola.

Le mamme sorrisero. Sapevano che con Alfredo il trenino magico i bambini vivevano sempre avventure speciali.

**La morale della storia:**
Essere cattivi e prepotenti fa restare soli. Quando siamo gentili e aiutiamo gli altri, troviamo tanti amici. Anche chi sembra cattivo può cambiare se qualcuno gli insegna la gentilezza. Il coraggio non è non avere paura, ma aiutare chi ha bisogno anche quando abbiamo un po' paura. Lavorando insieme si possono superare le difficoltà.

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