Storie per Bambini

storie per bambini dai 2 ai 5 anni

Ale e il Trenino di Legno nella Foresta dei Suoni

Ale e il Trenino di Legno nella Foresta dei Suoni

✨ Riassunto della Storia

I bambini vanno nella Foresta dei Suoni dove aiutano Melodino a recuperare la sua voce magica dal Ragno collezionista, che diventa loro amico dopo aver riso.

Ale stava giocando in giardino con i suoi amici. Aveva preso dei rametti e li faceva rotolare giù da una piccola collinetta di terra.

"Guarda come va veloce!" gridò Ale, mentre il suo rametto rotolava fino in fondo.

"Il mio è più veloce!" disse Lori, lanciando il suo.

Viola prese un rametto grosso. "Questo è il più forte!"

Eletta sorrise e lanciò delicatamente il suo rametto, che rotolò piano piano.

CIUFFFF CIUFFFF!

"Alfredo il trenino magico!" gridarono tutti insieme.

Il trenino colorato si fermò davanti a loro. Dal finestrino spuntò la faccia sorridente di Alfredo.

"Ciao bambini, che bel giorno!
Oggi andiamo in un posto d'oro,
dove i suoni fan magia
e c'è tanta allegria!"

"Saliamo!" urlò Ale, saltando per primo sul trenino.

Viola, Eletta e Lori lo seguirono. I quattro gatti di Ale - Sofia, Dora, Poldo e Milo - saltarono anche loro sul trenino.

CIUFFFF CIUFFFF! Il trenino partì veloce. Le case diventarono sempre più piccole. Poi videro tanti alberi verdi. Sempre di più, sempre di più.

"Siamo in una foresta!" disse Viola.

Il trenino si fermò in una radura. Gli alberi intorno erano altissimi, con foglie che brillavano come stelle.

"Questa è strana," disse Lori, guardandosi intorno.

DING! DONG! SPLASH!

"Hai sentito?" chiese Eletta.

Ogni albero faceva un suono diverso! Un albero con le foglie blu faceva DING. Un altro con le foglie gialle faceva DONG. E quello con le foglie verdi faceva SPLASH.

"Che bello!" rise Ale, correndo verso gli alberi.

All'improvviso, sentirono un pianto. "BUUUUH! BUUUUH!"

"Chi piange?" chiese Viola.

Dietro un cespuglio trovarono una creatura molto strana. Aveva quattro occhi viola, sei braccia sottili e una piccola coda arancione. Il suo corpo era tutto verde con puntini gialli.

"Mi chiamo Melodino," singhiozzò la creatura. "Ho perso la mia voce magica!"

"La tua voce?" chiese Ale.

"Sì! La mia voce fa cantare la foresta. Ma stamattina mi sono svegliato e... niente! Solo questo brutto suono!" Melodino aprì la bocca e uscì un rumore come CRAAACK!

I gatti di Ale si avvicinarono. Sofia miagolò dolcemente, come per consolarlo.

"Ti aiutiamo noi!" disse Ale coraggioso.

"Ma come?" chiese Lori.

Melodino indicò con due delle sue braccia un sentiero nel bosco. "La Grotta dell'Eco ha rubato tutte le voci. Anche la mia!"

"Andiamo!" disse Viola decisa.

Il sentiero era stretto. Gli alberi facevano suoni sempre più strani. BOING! PIZZ! FLOP!

"Ho paura," sussurrò Eletta.

"Teniamoci per mano," propose Ale.

Si presero tutti per mano e camminarono insieme. I gatti li seguivano. Milo saltava da un ramo all'altro, facendo la guardia dall'alto.

Arrivarono davanti a una grotta buia. Dall'interno uscivano tanti suoni mescolati insieme. Era un gran casino!

"Entriamo?" chiese Lori.

"Sì, ma piano," disse Viola.

Dentro la grotta c'era una luce strana. Veniva da tante bolle colorate che fluttuavano nell'aria. Ogni bolla conteneva un suono!

"Le voci!" esclamò Melodino.

Ma davanti alle bolle c'era un grosso ragno di pietra. Aveva otto zampe e altrettanti occhi rossi. Dormiva profondamente. ROOOONF! ROOOONF!

"Come facciamo?" sussurrò Ale.

Poldo, il gatto grasso, si avvicinò al ragno. Con la sua coda morbida gli fece il solletico sul naso.

"ETCIÙ!" Il ragno starnutì e si svegliò.

"Chi osa disturbare il mio sonno?" tuonò con voce profonda.

I bambini tremarono un po'. Ma Ale si fece coraggio.

"Signor Ragno, Melodino vuole la sua voce!"

Il ragno rise. "AHAHAH! Le voci sono mie! Mi piace collezionarle!"

"Ma non è giusto!" disse Viola forte.

"La foresta è triste senza suoni," aggiunse Eletta con la sua vocina.

Il ragno ci pensò. "Mmmm... Va bene. Vi do le voci se mi fate ridere. Nessuno mi fa mai ridere!"

I bambini si guardarono. Come far ridere un ragno di pietra?

Lori ebbe un'idea. "Facciamo le facce buffe!"

Tutti insieme iniziarono a fare smorfie. Ale tirò fuori la lingua. Viola gonfiò le guance. Eletta strabuzzò gli occhi. Lori si mise le dita nel naso.

Il ragno non rideva.

Allora i gatti entrarono in azione. Dora saltò sulla testa di Poldo. Milo fece una capriola. Sofia miagolò una canzone stonata.

Il ragno sorrise appena.

"Aspetta!" disse Ale. Prese Melodino e lo mise sulla sua testa. Con sei braccia, Melodino iniziò a fare il solletico a tutti i bambini contemporaneamente.

"AHAHAHA! Non ce la faccio!" rise Viola.

"Mi scappa la pipì!" ridacchiò Lori.

Tutti ridevano e si rotolavano per terra. Era un gran casino di risate!

Il ragno non resistette. "AHAHAHAHAHA!" La sua risata fece tremare tutta la grotta.

"Va bene, va bene! Prendete le voci!" disse asciugandosi le lacrime con una zampa.

Le bolle colorate iniziarono a fluttuare verso l'uscita. Una bolla dorata si fermò davanti a Melodino.

"La mia voce!" Melodino aprì la bocca e la bolla entrò dentro. "LA LA LA! Che bello! Grazie amici!"

Il ragno sorrise. "Sapete? Mi sento meglio dopo aver riso. Tenere le voci chiuse mi rendeva triste."

"Vuoi essere nostro amico?" chiese Ale.

"Davvero?" Il ragno aveva gli occhi lucidi.

"Certo!" dissero tutti insieme.

Uscirono dalla grotta. La foresta era di nuovo piena di suoni meravigliosi! DING! DONG! SPLASH! BOING!

Melodino cantò una canzone bellissima. La sua voce faceva brillare le foglie degli alberi.

"È ora di tornare," disse Melodino. "Ma prima, un regalo!"

Con le sue sei braccia, diede a ogni bambino una piccola foglia musicale. "Soffiateci sopra quando volete ricordarvi di me!"

CIUFFFF CIUFFFF!

"Ecco Alfredo!" gridò Eletta.

Il trenino magico li aspettava.

"Che bella avventura in questo giorno!
Ora tutti fate ritorno.
Con coraggio e amicizia vera
avete reso la foresta più sincera!"

Salirono sul trenino. I gatti si accoccolarono sui sedili.

"Ciao Melodino! Ciao Ragno!" salutarono dalla finestra.

Durante il viaggio di ritorno, i bambini soffiarono sulle foglie musicali. Ogni foglia faceva un suono diverso. Era come una piccola orchestra!

Quando arrivarono in giardino, il sole stava tramontando.

"Che avventura!" disse Ale saltellando.

"Il ragno faceva un po' paura," ammise Lori.

"Ma alla fine era buono!" disse Viola.

"Mi è piaciuto Melodino," sorrise Eletta.

I genitori li aspettavano. Max prese in braccio Ale. "Com'è andata?"

"Abbiamo salvato le voci, papà!"

Grace lo abbracciò forte. "Che coraggioso il mio bambino!"

Anche gli altri genitori abbracciarono i loro bambini. Andrea fece una battuta: "Avete trovato la voce? Io stamattina l'avevo persa sotto il cuscino!"

Tutti risero.

Quella sera, prima di dormire, ogni bambino soffiò piano sulla sua foglia musicale. I suoni dolci li accompagnarono nei sogni.

**La morale di questa storia è che quando aiutiamo gli altri, non solo risolviamo i loro problemi, ma spesso scopriamo che anche chi sembra cattivo può avere solo bisogno di un amico. Il coraggio di aiutare e la gentilezza possono trasformare la paura in amicizia.**

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