Eletta e i Cristalli Canterini nella Grotta Magica
📅 Pubblicata il 16/09/2025

✨ Riassunto della Storia
I bambini vanno in una grotta di cristalli canterini, aiutano Brillino a trovare la Pietra del Silenzio per salvare la grotta che sta crollando.
Eletta stava disegnando un grande sole giallo con i pastelli. Accanto a lei, Ale faceva salti come una rana. Viola colorava un fiore rosso e Lori faceva rotolare i pastelli sul tavolo.
"Guarda il mio sole!" disse Eletta con la sua vocina dolce.
"Bello!" disse Viola. "Ma il mio fiore è più bello!"
CIUFFFF CIUFFFF!
Un suono forte arrivò dal giardino. I quattro bambini corsero alla finestra.
"È Alfredo il trenino magico!" gridò Ale saltando.
Il trenino blu e rosso si fermò davanti a loro. Dal finestrino spuntò il muso sorridente di Alfredo.
"Ciao bambini, son qui per voi,
dove andiamo io e poi voi?
Sotto terra c'è un mistero,
di cristalli è il sentiero!"
"Saliamo!" disse Lori correndo veloce.
Tutti e quattro salirono sul trenino. Le ruote girarono sempre più veloci. VROOOM! Il trenino scese sotto terra, in un tunnel buio.
"Ho paura!" disse Eletta stringendo la manina di Viola.
"Non ti preoccupare, ci sono io!" disse Viola forte.
Il trenino si fermò in una grotta grandissima. Le pareti brillavano di mille colori. C'erano cristalli rosa, blu, verdi e gialli che facevano una luce magica.
"Ohhh!" fecero tutti i bambini.
DING DONG DING!
Un suono dolce riempì la grotta. I cristalli cantavano! Ogni cristallo faceva un suono diverso, come campanellini.
"Che bello!" disse Eletta battendo le manine.
Ma all'improvviso... CRACK!
Un rumore forte li fece sobbalzare. Una parte del soffitto della grotta tremò. Piccoli sassolini caddero giù.
"Aiuto!" gridò una vocina.
I bambini guardarono meglio. In fondo alla grotta c'era una creatura strana. Aveva quattro occhi viola che brillavano nel buio. Il suo corpo era rotondo e morbido come una nuvola, di colore azzurro cielo. Aveva sei braccia sottili che muoveva piano. Due code lunghe e pelose dondolavano dietro di lui.
"Mi chiamo Brillino," disse la creatura. "I cristalli canterini sono malati!"
"Malati?" chiese Eletta preoccupata.
"Sì! Non cantano più la canzone giusta. E quando i cristalli non cantano bene, la grotta trema!"
CRACK! Un altro pezzo di roccia cadde.
"Dobbiamo aiutarlo!" disse Eletta coraggiosa.
"Ma come?" chiese Ale.
Brillino li guardò con i suoi quattro occhi. "Dovete trovare la Pietra del Silenzio. È nascosta nella grotta. Solo lei può far riposare i cristalli e poi farli cantare di nuovo bene!"
I bambini si guardarono. La grotta era grande e piena di tunnel bui.
"Io ho paura del buio," disse Lori.
"Andiamo insieme!" disse Eletta prendendo la mano di Lori. "Non lasciamo solo Brillino!"
Camminarono nella grotta. I cristalli facevano suoni strani: BZZZ, CLING, DONG, tutti mescolati.
"Mi fa male la testa!" disse Viola tappandosi le orecchie.
Entrarono in un tunnel stretto. Era buio buio. Eletta tremava un po' ma continuava a camminare.
"Aspettate!" disse Ale. "Vedo una luce!"
In fondo al tunnel c'era una stanza piccola. Al centro, su un cuscino di muschio, c'era una pietra nera che non faceva nessun suono.
"La Pietra del Silenzio!" gridò Brillino muovendo tutte e sei le braccia.
Ma quando Eletta allungò la mano per prenderla... SWOOSH! Un vento forte la spinse indietro.
"La pietra è protetta!" disse Brillino. "Dovete cantare tutti insieme la canzone del silenzio!"
"Ma quale canzone?" chiese Viola.
Eletta pensò. Poi disse piano: "Forse dobbiamo fare shhh!"
Tutti i bambini si misero in cerchio intorno alla pietra.
"Shhh, shhh, shhh," fecero piano piano.
La pietra iniziò a brillare di una luce bianca. Il vento si fermò.
Eletta prese delicatamente la pietra. Era calda e morbida come un abbraccio.
"Brava Eletta!" disse Lori.
Corsero indietro da Brillino. I cristalli ora facevano un rumore terribile: SCREECH! BANG! CLANG!
CRACK! CRACK! Altri pezzi di roccia caddero dal soffitto.
"Presto!" disse Brillino. "Metti la pietra al centro della grotta!"
Eletta corse al centro. Mise giù la pietra nera.
All'improvviso... silenzio totale. I cristalli smisero di cantare. Tutto era quieto.
"Ora aspettate," disse Brillino sorridendo con la sua bocca piccola piena di dentini rotondi.
Uno... due... tre secondi di silenzio.
Poi, piano piano, i cristalli ricominciarono a cantare. Ma questa volta la melodia era dolce e armoniosa. TING TING LING, DONG DONG DING. Era come una ninna nanna bellissima.
"Ce l'abbiamo fatta!" gridò Eletta felice.
"Sei stata bravissima!" disse Ale saltando.
"Molto coraggiosa!" aggiunse Viola.
"La più forte!" disse Lori.
Brillino si avvicinò con le sue sei braccia aperte. "Grazie bambini! Ora la grotta è salva!"
Li abbracciò tutti insieme con le sue tante braccia morbide. Era un abbraccio strano ma caldo.
"Guardate!" disse Brillino indicando con due braccia.
I cristalli ora brillavano ancora più forte. La loro luce creava arcobaleni sulle pareti della grotta. Rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola danzavano dappertutto.
"È bellissimo!" sussurrò Eletta con gli occhi che brillavano.
Ma poi sbadigliò. Era stanca dopo tutta quella avventura.
CIUFFFF CIUFFFF!
Alfredo il trenino magico arrivò.
"È ora di tornare, bambini cari,
avete fatto atti straordinari!
Eletta tranquilla ha avuto coraggio,
per tutti è stato un bel viaggio!"
I bambini salutarono Brillino che agitava tutte e sei le braccia e muoveva le due code.
"Tornate a trovarmi!" disse con i quattro occhi che lacrimavano di gioia.
Salirono sul trenino. Eletta si sedette vicino al finestrino, guardando i cristalli che diventavano sempre più piccoli mentre il trenino partiva.
VROOOM! Su su su, attraverso il tunnel, fino alla luce del sole.
Il trenino si fermò nel giardino. I bambini scesero.
"Eletta!" disse mamma Elisa correndo verso di lei. "Come stai tesoro?"
Eletta le corse incontro e si buttò tra le sue braccia.
"Mamma, ho salvato i cristalli canterini!"
"Che brava la mia bambina!" disse Elisa accarezzandole i capelli.
Papà Andrea arrivò alto alto. "La mia piccola eroina! Ora meriti un bel riposino!"
Prese Eletta in braccio. Lei appoggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi, stanca ma felice.
"Eletta è stata coraggiosissima!" disse Viola a papà Luca che era arrivato con i suoi occhiali e i capelli ricci.
"Non ha avuto paura del buio!" aggiunse Lori mentre mamma Cristina lo abbracciava preoccupata.
"È vero?" chiese Federico a Lori. "Non era pericoloso?"
"No papà, Eletta ci ha protetti tutti!"
Max prese Ale per mano con il suo solito tono gentile. "Sono fiero di voi bambini."
Grace abbracciò Ale forte forte. "Il mio bambino coraggioso!"
Marti, alta e magra, guardava Viola attenta. "Hai aiutato la tua amica?"
"Sì mamma! Le ho tenuto la mano!"
Eletta, ancora in braccio a papà Andrea, aprì un occhio e sorrise. Aveva imparato una cosa importante.
**La morale della storia:**
Anche i bambini tranquilli e silenziosi possono essere molto coraggiosi. Eletta, che di solito è quieta e dolce, ha trovato il coraggio di aiutare Brillino e salvare la grotta. A volte la forza vera non sta nel fare rumore o nel correre veloce, ma nell'essere gentili e determinati quando serve. E quando si ha paura, andare avanti lo stesso con gli amici vicini è la cosa più coraggiosa che si possa fare.